Una nota catena di supermercati ha messo in atto il richiamo per la spezia di origine orientale: un lotto di curcuma sotto esame per pericolo alimentare.
Ricavata dal rizoma della Curcuma longa L., pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la curcuma è una delle spezie più utilizzate in cucina. La sua origine è lontana: proviene ed è diffusa nelle aree dell’Asia meridionale. Oggi è ampiamente impiegata anche in Occidente in ambito alimentare e non solo.
Sono note le proprietà benefiche della curcumina, principio attivo antiossidante, digestivo e antinfiammatorio, oltre che responsabile del tipico colore aranciato della curcuma. Utilizzata anche come colorante naturale, condisce numerosi piatti conferendo un gusto unico.
Il profumo e il sapore molto aromatico, si sposano alla perfezione con insalate, primi piatti, pesce, carne e addirittura dolci. In Italia è facile ritrovarla in deliziosi composti cremosi che si uniscono alla pasta, in risotti e in contorni a base di verdure.
Questa spezia, d’altra parte, è facilmente reperibile nelle più famose catene di supermercati, dove si presenta sotto forma di radice nel reparto ortofrutta o, più di frequente, in polvere. Proprio la curcuma è finita nelle ultime ore al centro di un inaspettato richiamo diffuso da Carrefour insieme al Ministero della salute. Il prodotto è stato ritirato dopo la comunicazione dei produttori.
Carrefour richiama la curcuma in polvere: pericoli e cosa fare
La curcuma è sempre più presente nelle tavole degli italiani, ma di recente uno dei suoi lotti è stato ritirato dagli scaffali. La minaccia alimentare è arrivata, in particolare, tra i reparti della nota catena di supermercati Carrefour, diffusa in tutta Italia con più di 1.000 punti vendita.

Richiamo confezioni curcuma – Foto: Carrefour – outdoormag.it
Accade spesso che i prodotti siano soggetti ad un richiamo, che porta all’eliminazione immediata dal negozio e al blocco degli acquisti. É importante, dunque, prestare sempre attenzione alle eventuali comunicazioni ufficiali del Ministero della Salute come in questo caso.
L’avviso è giunto direttamente dal produttore della curcuma a marchio Colfiorito, che ha chiesto il richiamo precauzionale di un particolare lotto della spezia in polvere. Il prodotto è stato confezionato dall’azienda Fertitecnica Colfiorito Srl, con stabilimento situato a Montecassiano, in provincia di Macerata, in via Grazia Deledda 32-38.
Si tratta di scatole in plastica dal peso di 60 grammi, identificabili con il numero di lotto 2510153. Il termine di conservazione minimo (TMC) invece, è il 30/10/2026. Si è trattato di una misura precauzionale presa a causa della “presenza di un potenziale rischio microbiologico”.
Non sono state pubblicate altre specifiche in merito, ma in questi casi ci si riferisce alla possibilità che agenti biologici potenzialmente dannosi, come parassiti, funghi, virus o batteri, possano aver contaminato gli alimenti. Cosa fare quindi se si è in possesso di una delle confezioni di curcuma che riportano il numero di lotto indicato? L’azienda suggerisce di non consumare il prodotto in questione e di restituirlo nello stesso punto vendita in cui è stato acquistato.