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“E’ orribile”: la rivelazione scuote il mondo del tennis

Tennis orrendo pessimoRivelazione shoccante! - www.OutDoorMag.it

Dopo il malore di Jannik Sinner un altro atleta fa i conti con un problema. E’ Alexander Zverev, fiume in piena in uno sfogo gravissimo. 

Il Masters 1000 di Shanghai si conferma teatro di sorprese e delusioni clamorose, con l’ennesima batosta subita da un Alexander Zverev in piena crisi. Il tennista tedesco, numero 3 del mondo, è stato eliminato ai sedicesimi di finale dal francese Arthur Rinderknech, un risultato che fa male non solo per la sconfitta in sé, ma soprattutto per le parole dure e sincere rilasciate dal campione dopo il match. “Sto giocando un tennis orribile, non credo in me stesso”, ha ammesso, segnando un momento di resa che scuote il circuito.

La stagione di Zverev è stata un’altalena di dolori fisici e crisi psicologiche. I problemi alla schiena, che lo hanno tormentato per mesi, non sono solo un alibi ma un vero e proprio ostacolo tecnico e mentale difficile da superare. La sua autodiagnosi è spietata: “L’ultima volta che ho giocato un torneo senza dolore è stato l’Australian Open”. Da quel momento in poi, la fiducia nel proprio gioco si è sgretolata, e con essa la qualità delle prestazioni.

Non basta essere il numero 3 del ranking mondiale quando il gap con Nadal e Alcaraz – i due giganti attuali del tennis – si allarga sempre di più. Zverev sembra essersi perso, incapace di ritrovare la grinta e la solidità che lo avevano portato a vincere tornei importanti e raggiungere le vette del ranking.

Un torneo deludente!

Il Masters di Shanghai avrebbe potuto essere la rampa di lancio per un rilancio clamoroso, soprattutto dopo l’uscita di scena dei due fuoriclasse che dominano il circuito. Invece, Zverev ha sprecato un’occasione d’oro incappando in una prestazione opaca contro Arthur Rinderknech, un avversario sì ostico, ma non certo un top player consolidato. Dopo aver vinto il primo set 6-4, il tedesco ha perso la bussola e il controllo, cedendo gli altri due parziali per 6-3 e 6-2. Una sconfitta che non può essere letta solo in termini di punteggio: è il simbolo di un momento di crisi profonda, che si riflette in ogni aspetto del gioco. Le critiche alle superfici troppo rapide, alle strategie degli organizzatori che sembrerebbero favorire Sinner e Alcaraz, sono solo un flebile rumore di fondo rispetto al vero problema: Zverev non è più il giocatore di un tempo.

Alexander Zverev tennis

Alexander Zverev, l’autocritica è pesante (ITP) – www.OutDoorMag.it

Le parole di Zverev sono un grido d’allarme che non si può ignorare. “Non ho fiducia in me stesso, non credo nei miei colpi”, ha confessato senza filtri, mettendo a nudo la fragilità mentale di un atleta che ha bisogno di ritrovare se stesso. La stagione 2025 non resterà negli annali per risultati memorabili, ma per una crisi che potrebbe segnare il declino di un talento che sembrava destinato a dominare il tennis mondiale.

L’auspicio è che Zverev riesca a trasformare questa fase negativa in un punto di svolta, magari lavorando su recupero fisico e fiducia mentale, elementi imprescindibili per tornare a competere con i migliori. Il tempo stringe e la concorrenza non aspetta: il futuro del numero 3 del ranking è appeso a un filo sottile, che solo la sua capacità di reazione potrà rafforzare o spezzare definitivamente.

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