Moggi è un cognome appartenente al calcio del passato, e ancora una volta si è fatto notare al centro delle discussioni.
Luciano Moggi è un nome e un cognome che è appartenuto al passato del calcio italiano. Ex dirigente della Juventus, dopo la questione Calciopoli del 2005/06 è stato deciso per allontanarlo dalla Serie A. Ciò non gli impedisce, però, di parlare dello sport sul quale ha lavorato praticamente per tutta la vita e che lo ha reso famoso, popolare e ricco.
Al di là delle controversie passate, infatti, Moggi continua a essere un addetto ai lavori molto credibile e rispettato, almeno se si esclude la questione per cui è divenuto un volto tanto discusso e polemizzato.
Parlando del 2026, hanno fatto un certo effetto le sue parole riguardanti il campionato italiano nel 2026. Trattandosi di Luciano Moggi, è chiaro che tutto ciò che ha da dire faccia inevitabilmente discutere e ponga l’ex dirigente assolutamente al centro dell’attenzione.
Moggi, che dichiarazione: riguarda lo scudetto
Anche se non è più un dirigente e non opera più all’interno del calcio, Luciano Moggi continua a essere una personalità legata al famoso sport di squadra. Del resto, ultimamente si è fatto notare per le sue dichiarazioni relative alla Serie A, con particolare riferimento alla lotta scudetto che verrà sostanzialmente archiviata nel 2026. Di recente ha scritto un editoriale all’interno delle pagine del giornale Libero, con l’obiettivo di fare il punto della situazione riguardo ai valori che stiamo vedendo in campo in queste prime partite.

Moggi parla della lotta scudetto (www.outdoormag.it – X Paolo Ziliani)
Secondo Moggi, il Milan entra di diritto a par parte del gruppo delle squadre favorite alla vittoria finale, grazie alla vittoria archiviata a Milano contro il Napoli per 2-1. Grande merito, stando alle parole di Moggi, riguarderebbe il lavoro dell’allenatore Massimiliano Allegri, che sta gestendo e operando la rosa messa a disposizione della dirigenza rossonera al meglio. Una grande mano la stanno dando anche giocatori come Modric e Rabiot, che rendono il centrocampo milanista più equilibrato, fisico e tecnico rispetto al passato. Certo, il Napoli aveva alcune assenze da considerare, soprattutto in difesa.
Tuttavia, che la si pensi in un modo o nell’altro, non si può veramente dire che il Milan non abbia iniziato il campionato nel migliore dei modi. Se c’è una principale pretendente allo scudetto che il Napoli tenterà di difendere al meglio, quindi, quella pretendente può essere il Milan. Gli azzurri cercheranno di impedire che questo avvenga, ma la stagione è lunghissima e tutto può accadere. Con il Diavolo che sogna di ripetere l’impresa effettuata – senza coppe europee – l’anno scorso proprio dalla squadra allenata da Antonio Conte.